Benvenuto su MondoMcLaren. Accedi o registrati.
Utenti in totale
825
Messaggi totali
187.973
Totale discussioni
4.850
Citazione di: Ice Man il 19 Febbraio 2012, 18:41:52
Trulli corre in Formula 1 da 15 anni e ormai ha fatto il suo tempo, dopo l'abbandono della Toyota non ha potuto di certo aspirare a un top team.
Per lui e Barrichello non c'è solo questa categoria, c'è anche altro! Certo, dopo anni di onorata militanza, non so quale divertimento si possa trovare a correre nelle retrovie. Per inciso, Trulli (servosterzo o no) le ha sempre prese da Kova, che sappiamo bene non essere un fulmine di guerra. A me personalmente non mancherà, non mi è mai piaciuta la sua presunzione e un tantino di arroganza. A Ecclestone & Co. mancheranno, come diceva Riccardo, i suoi vini e la porchetta del padre.
Perfetto.

Citazione di: GoLewisGo il 19 Febbraio 2012, 17:38:37
Citazione di: Nikko il 19 Febbraio 2012, 13:39:45
Quale tipo di miracoli può fare un giovane talento con una macchina che prende in media 6 secondi al giro dalle migliori? Al massimo può sopperire per mezzo secondo al giro, ma non cambierebbe nulla.

Liuzzi è più scarso di Karthikeyan?

Se così fosse Kobayashi sarebbe già alla guida di una macchina decisamente migliore.

"vedi il numero 5", quali altri esempi hai? Se parli del numero 5, parliamo di qualcosa accaduto ben 11 anni fa.
1) Miracolo significa anche dare 1 o 2 secondi al compagno costantemente, e giocarsela con Kova non mi pare un miracolo.
2) Liuzzi può portare solo un po' di esperienza, ma ad un cesso come la HRT servono, secondo me, molto di più degli ingegneri.
3) Koba in che scuderia può andare? McLaren? Per sostituire Hamilton? RBR? C'è Fettel. SF? Per insidiare il numero 5? Per adesso si può accontentare della Sauber, anche perché un posto in F1, al giorno d'oggi, è oro. Certo, a parer mio deve ancora molto migliorare.
4) E' pieno di piloti che fecero cose straordinarie con macchine più scarse, anche Kubica (che nel suo primo anno, in realtà mezzo anno, girò in testa in un GP), Jenson (Bar). I talenti non se li lasciano scappare. Infatti anche la Force India ha fatto fuori Sutil per far guidare la macchina a Hulk, che ha fatto una pole con la Williams.

1 o 2 secondi? Ma a parte casi eccezionali come Senna-Dumfries e pochi altri, non ricordo DEBUTTANTI o giovanissimi che davano ai loro compagni SECONDI di distacco al giro. Se questo lo chiami miracolo, allora neanche il caro Lewis Hamilton ha mai fatto miracoli. Neanche Alonso con Massa che mediamente piglia 4 decimi al giro dopo i primi 5 giri di gara.

Ad un cesso di HRT servono cash, cash, cash.

Kobayashi è un talento, e come tanti talenti rimarrà in una scuderia di secondo piano a causa degli sponsor. Per cui la teoria del "se sei bravo per forza un top team ti piglia" non regge, lo stesso Ayrton Senna dovette aspettare 5 mondiali prima di finire in un top team (lo stesso che lo fece debuttare in F1 durante un test mi pare).

Kubica è un talento, ma BMW 2008 a parte, non ha mai guidato per un team valido. I risultati del 2010 dove lui combatteva spesso con i primi e Petrov era a metà gruppo, dimostrano che i miracoli li puoi anche fare, ma se non hai i cash o non sei un "protetto", ti attacchi al tram anche con i top team.
Kubica stesso è l'esempio di quanto sia importante guidare per un team un po' competitivo.
Guarda solo il 2009 con quel cesso di BMW, pareva il Maldonado di turno. Se dovessimo considerare Kubica per il 2009, molti penserebbero che sia un brocco.

Da Italiaracing.net:

Se la nave italiana affonda...

Massimo Costa

Buongiorno Italia. Prima i telegiornali nazionali del venerdì sera, poi praticamente tutti i giornali il sabato mattina, ci hanno informato, con un certo stupore, che l'Italia si ritrova senza piloti nel mondiale F.1. Vitaly Petrov, reo di aver sottratto il sedile della Caterham a Jarno Trulli (nostro ultimo baluardo difensivo) è stato denigrato in mille modi. Il pilota abruzzese, in F.1 dal 1997 quando debuttò con la Minardi, ha accolto con stile la telefonata del team principal Tony Fernandes e con altrettanta classe ha rilasciato le dichiarazioni post licenziamento.

Trulli non vive su Marte ed è ben consapevole che le piccole squadre come la Caterham necessitano di grandi finanziamenti. Petrov poteva permettersi di spendere 12 milioni di euro per correre (questa sarebbe la cifra), soldi importanti, e dunque ha bussato con forza alla porta della Catheram trovando così la possibilità di disputare la sua terza stagione in F.1. Trulli ha fatto la sua lunga e bella carriera, sempre da pilota professionista. Minardi, Prost, Jordan, Renault, Toyota, Lotus poi divenuta Caterham. Ha totalizzato 252 Gran Premi, 256 le presenze. Una vittoria con la Renault, quattro pole, undici volte sul podio, quindici volte in prima fila. Numeri importanti, la sensazione finale che forse poteva ottenere molto di più.

L'uscita di scena di Trulli segue a ruota quella di Vitantonio Liuzzi, rimasto fuori dalla HRT nonostante avesse un contratto firmato. Chi segue Italiaracing con attenzione, ricorderà che abbiamo più volte proposto il problema del grande rischio che l'Italia si ritrovasse senza piloti in F.1. Già 12 mesi fa realizzammo una inchiesta in merito (chi scrive se ne è occupato anche su Autosprint) cercando di capire qual è la situazione nelle altre categorie, quelle dove si formano i giovani piloti. E ne abbiamo sempre tratto conclusioni piuttosto desolanti. Per anni infatti, Trulli e Giancarlo Fisichella, poi Liuzzi, hanno permesso di nascondere il problema di un vivaio tricolore molto debole. Finiti fuori pista loro, ecco il baratro.

Terminati i tempi in cui Flavio Briatore, col suo programma junior piloti, e Giancarlo Minardi con la propria squadra, hanno offerto un concreto aiuto ai nostri piloti, tra questi proprio Fisichella e Trulli, sono cominciate le difficoltà. Nell'ultimo decennio ci hanno provato Gianmaria Bruni e Giorgio Pantano, ma non sono andati più in là di una stagione. Luca Filippi era riuscito a divenire tester della Honda e per Andrea Caldarelli pareva prospettarsi un futuro luminoso, inizialmente come tester poi chissà, in Toyota, ma i due colossi giapponesi si sono ritirati dalla F.1 proprio poco dopo aver prospettato ai due italiani fatti concreti. Caldarelli poi provò anche la Ferrari, a fine 2010, con ottimi risultati, ma non se ne fece nulla. Chissà perché.

Ora che la nave tricolore della F.1 è affondata, ma presentava già diverse falle a bordo e si stava piegando sempre più su se stessa, c'è stupore. E si legge un po' di tutto. Come dice il nostro collega e amico Roberto Chinchero: "Diffidate di chi ci vuol far credere che l'Italia sia una culla di talenti tutti sfortunati e fuori dai giri che contano: è una ba*la". Come abbiamo spesso ricordato, le occasioni bisogna conquistarle, le carriere, i percorsi da intraprendere, vanno costruite con intelligenza. È fondamentale confrontarsi sempre nelle migliori categorie europee, fin da quando si debutta in monoposto. Far trascorrere gli anni inutilmente in campionati di secondo piano, lontano dai riflettori di chi può sostenere una carriera, è solo una perdita di tempo.

Si parla tanto di crisi economica italiana. È vero, la crisi c'è. Ma esiste anche negli altri Paesi del continente. E nascondersi dietro questo paravento per non far trasparire errori gestionali è piuttosto facile. Si incolpa la CSAI di non portare in F.1 i nostri piloti. Ma, pur avendo numerose colpe, la nostra Federazione non può certo accollarsi le spese per portare nel mondiale uno o più piloti. Quello che deve fare e che diciamo da tempo, è creare le condizioni necessarie affinché si crei un movimento di giovani. Con il Ferrari Driver Academy si è finalmente avviata una politica che potrebbe dare i suoi frutti tra qualche anno, ma questo testimonia il grave ritardo con cui a Roma ci si è mossi. Se prima la Ferrari non era interessata a un progetto del genere, si potevano infatti valutare altre soluzioni, tentare altre vie. Non lo hanno mai fatto.

Il rischio, a nostro modesto avviso, è che il progetto CSAI-FDA sia troppo limitato all'orticello nazionale. A Jerez 2009, in una intervista al presidente CSAI Angelo Sticchi Damiani, chiedemmo se gli osservatori preposti a occuparsi dei giovani avrebbero esteso gli orizzonti anche a chi non gareggiava in F.Abarth e F.3 Italia. Come dovrebbe essere per una Federazione. Quindi, seguendo anche gli eventuali italiani che si fossero cimentati in F.BMW Europe (ora cancellata) ed Eurocup F.Renault. La risposta di Sticchi Damiani fu assolutamente positiva. Peccato non sia stata seguita dai fatti. Chi opera scelte diverse dai campionati della CSAI (che appunto funge da promotore e da stacca licenze) è quasi considerato un nemico. Ignorato.

Due esempi banali: nel 2010, Giovanni Venturini ha vinto una gara della Eurocup F.Renault. Un evento, perché un italiano non si imponeva in quella importante categoria da almeno un decennio. Nessuno dalla CSAI, nessuno di coloro che dovrebbero occuparsi dei giovani, ha quanto meno pensato di fargli una telefonata per complimentarsi, inviargli un telegramma. Lo stesso dicasi di Edoardo Mortara, due volte vincitore a Macao e campione F.3 Euro Series nel 2010. Nulla. Non avendo intrapreso il percorso CSAI, sono stati evidentemente considerati nemici.

Ora: si parla di selezione dei giovani kartisti. Ammirevole progetto, che seguiamo con attenzione. Tutti sanno però, che i migliori kartisti italiani 2011 sono stati Camponeschi, D'Agosto, Spinelli e Torsellini, oltre che Fuoco. Ma solo quest'ultimo è stato preso in considerazione dalla CSAI. Camponeschi e Spinelli saranno nuovamente impegnati nel karting, D'Agosto ha deciso di fare il salto in monoposto. Ignorato dalla Federazione e da chi dovrebbe occuparsi dei giovani migliori, ha ricevuto un determinante aiuto dalla Tony Kart che sta creando una sorta di Academy legandosi alla belga KTR per la Eurocup F.Renault.

D'Agosto ha scelto coraggiosamente di confrontarsi con i migliori coetanei provenienti da ogni parte del mondo e se la giocherà con Nick De Vries (McLaren), Alex Albon, Daniil Kvyat e Stefan Wackerbauer (Red Bull), Esteban Ocon e Oscar Tunjo (Lotus Junior Program). È forse questa la sua colpa? Finché la CSAI e la FDA penseranno di dividere i giovanissimi italiani in buoni (chi corre in F.Abarth e F.3 Italia) e cattivi (chi sceglie altre strade), non faranno mai l'interesse del motorsport italiano.

http://www.italiaracing.net/notizia.asp?id=34675&cat=1

Eh guardate, non dormirò la notte sapendo di non trovarmi trulli in pista, quest'anno. E ora chi ci sarà a dare la colpa al sottosterzo, sovrasterzo, servosterzo, cambio, trasmissione, pneumatici, alettone, specchietti, semafororossotropporosso, semaforoverdetroppoverde, pistatroppoasfaltata, viedifugatroppovicine, soletroppoluminoso, pioggiatroppobagnata ecc ecc??

Battute a parte: per me il team ha fatto bene. mi dispiace che un italiano (genericamente parlando) sia stato mandato a casa, ma sul fatto che sia stato mandato a casa questo pilota italiano (nello specifico lui) non posso non comprendere la scelta.

Citazione di: Nikko il 19 Febbraio 2012, 19:56:48
1 o 2 secondi? Ma a parte casi eccezionali come Senna-Dumfries e pochi altri, non ricordo DEBUTTANTI o giovanissimi che davano ai loro compagni SECONDI di distacco al giro. Se questo lo chiami miracolo, allora neanche il caro Lewis Hamilton ha mai fatto miracoli. Neanche Alonso con Massa che mediamente piglia 4 decimi al giro dopo i primi 5 giri di gara.

Ad un cesso di HRT servono cash, cash, cash.

Kobayashi è un talento, e come tanti talenti rimarrà in una scuderia di secondo piano a causa degli sponsor. Per cui la teoria del "se sei bravo per forza un top team ti piglia" non regge, lo stesso Ayrton Senna dovette aspettare 5 mondiali prima di finire in un top team (lo stesso che lo fece debuttare in F1 durante un test mi pare).

Kubica è un talento, ma BMW 2008 a parte, non ha mai guidato per un team valido. I risultati del 2010 dove lui combatteva spesso con i primi e Petrov era a metà gruppo, dimostrano che i miracoli li puoi anche fare, ma se non hai i cash o non sei un "protetto", ti attacchi al tram anche con i top team.
Kubica stesso è l'esempio di quanto sia importante guidare per un team un po' competitivo.
Guarda solo il 2009 con quel cesso di BMW, pareva il Maldonado di turno. Se dovessimo considerare Kubica per il 2009, molti penserebbero che sia un brocco.
1) Dare un secondo a Yamamoto o Karthikeyan non è un'impresa, anzi, se hai talento è il minimo. Con tutta la buona volontà darlo a massa è impossibile, ma il numero 5 almeno mezzo secondo ci riusciva, e infatti la disparità è stata netta.
2) Appunto, servono soldi per pagare gente come si deve per CREARE la macchina, poi ci metti il pilota.
3) La teoria regge, perché prima o poi i talenti guidano le auto migliori, è impossibile che succeda il contrario. Altrimenti Lewis e Jenson non guiderebbero la McLaren, Fettel la RBR, il numero 5 la sf, ecc... Kimi per esempio ha guidato i 2 team più importanti, persino Montoya ha guidato la McLaren. Se sei bravo non puoi rimanere in basso in eterno. Il Koba se permetti ne deve fare ancora molta di strada prima di meritarsi un posto in un top team.
4) Kubica poteva andare nella sf, ma poi sappiamo tutti cosa è successo. I suoi risultati con la Renault sembravano molto buoni, purtroppo non ha potuto dare seguito al suo talento. Resta il fatto che ha fatto grandi cose con una BMW non all'altezza degli altri team.

Trulli ha fatto bene a farsi da parte, e ha fatto ancora meglio a farlo senza polemiche: in fondo che ragione aveva di continuare a perdere tempo con una macchina che quest'anno, se va bene, andrà a punti qualche volta (con Heikki....)?
In queste condizioni, gli italiani è come se non ci fossero più già dal 2009, dopo i podi di Fisichella a Spa e dello stesso Jarno a Suzuka.

L'abruzzese ha fatto una carriera più che dignitosa, non ha mai superato il suo grosso limite della discontinuità nei tempi in gara, ma in qualifica era eccellente e in assoluto è stato comunque a lungo uno dei migliori.
Montecarlo 2004 è stato un capolavoro, sinceramente quel weekend Trulli è stato semplicemente il migliore del lotto, e forse nemmeno con la macchina migliore (imho in quell'occasione la BAR era più competitiva).
Ma a 37 anni il top della forma è bello che andato, non ha senso continuare solo per farsi intervistare da Stella Bruno ogni volta (e succedeva sempre più spesso) che finiva dietro al compagno di squadra, che è giovane e sta dando il tutto per tutto per ricostruirsi una carriera.

Infine, è vero che Petrov porta soldi e finora ha fatto vedere pochino. Ma quando gli italiani in pista erano una decina, anche la maggior parte di loro correva perché aveva la valigia...

Citazione di: Nikko il 19 Febbraio 2012, 01:44:46
Per i corti di memoria che definiscono Trulli come un "mediocre" pilota: Trulli ha rischiato di vincere il suo primo GP nell'anno del debutto a bordo della Prost (ripeto: la PROST, partito terzo) al GP d'Asutria del 97.

Gp di Monaco 2000: qualificato secondo dietro a Michael Schumacher, tenne la 2° posizione fino al ritiro per un guasto.

Un 2005 incredibile con la Toyota (qualche podio), la POLE ad Indianapolis (il GP farsa).
Pole in Barhain nel 2009.

Alcuni piloti che corrono ancora oggi con mezzi decisamente migliori (vedi Webber e Massa che prima di avere sotto al c*lo un razzo non hanno combinato una min***a di nulla, oppure il vostro vecchio Kovalainen) dovrebbero riguardarsi...

Sarà stato un rompiballe, uno che si lamentava sempre, uno che aveva la sfiga nel sangue (lo stop&go datogli per sbaglio al GP di Germania, tutti i guasti in Jordan che subì quando era in lotta per il podio) però non ditemi che non aveva un bel talento. 

io l'ho definito mediocre, e lo ripeto. in tutti quegli anni di carriera i risultati portati a casa son quelli che hai messo tu? estiquatzi...considerando poi che spesso è andato più piano dei compagni....ad ogni modo ognuno potrà ben esprimere la sua opinione, o no?!
Forza Mclaren

A me non dispiaceva. credo che soprattutto sul giro secco abbia fatto vedere a piu' riprese cose interessanti. Restando inj tema di italiani, Trulli vale 10000 Fisichella.
Però ad un certo punto, valigia o no, è giusto dire basta, che faccia del resto. Insomma non credo che per lui la Catheram sia stata l'auto dei sogni.
Certo è strano, pochi giorni fa, intervistato dalla RAI, aveva detto che era contento dei test e dell'avvio di stagione...

Trulli era un ottimo pilota, forse anche qualcosa di più.
Senza manico non fai certe prestazioni maiuscole a Monaco oppure a Spa.
E' stato annientato da un soggetto condannato in via definitiva a 4 anni di reclusione per truffa che risponde al nome di Flavio Naomo Briatore che gli ha preferito correre dietro alle sponsorizzazioni di Alonso.
La scelta sfortunata di votarsi alla Toyota ha fatto il resto.

Peccato.
"The Company was unfit and I said to them that if they match my commitment we will win. If they don't match that they won't be with the company."
RON E' IL MIO PRESIDENTE. IL RESTO SONO AFFARISTI.

Citazione di: Aquila Rossa il 20 Febbraio 2012, 08:59:26
io l'ho definito mediocre, e lo ripeto. in tutti quegli anni di carriera i risultati portati a casa son quelli che hai messo tu? estiquatzi...considerando poi che spesso è andato più piano dei compagni....ad ogni modo ognuno potrà ben esprimere la sua opinione, o no?!
Esattamente