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In fondo ci resta sempre lui e la Penske.
Peccato ci voglia il satellite. :-grr
"The Company was unfit and I said to them that if they match my commitment we will win. If they don't match that they won't be with the company."
RON E' IL MIO PRESIDENTE. IL RESTO SONO AFFARISTI.

#2
Vi assicuro che la gara è stata davvero divertente ed in Indycar tutti possono lottare per la vittoria. La dimostrazione è venuta dal fatto che Wilson quest'anno su una Dale Coyne (l'unica in pista per ora), team che non ha mai ottenuto risultati eclatanti nè in Cart nè in Champ Car ha dominato con il suo ritmo gara quasi fino all'ultimo. La gara dell'altra ha offerto una serie di spunti interessanti ed io mi diverto molto a seguire le corse americane (ora è rimasto un solo campionato) per conto di un sito.


Breve cronistoria di quanto successo il 5 Aprile:

Partenza Il poleman Rahal parte male ed alla prima curva va in testacoda a causa di   un contatto che coinvolge anche Conway, Tagliani e Kanaan. In testa va Wilson, Rahal si ritrova ultimo dietro, Kanaan nelle posizioni di rincalzo dietro Barrett e Carpenter, Conway è costretto al ritiro, Tagliani perde alcune posizioni.  Dopo un giro abbiamo la prima caution:  Wilson  è seguito da Franchitti ,  Briscoe e Will  Power. Darren Manning sale in quarta posizione , poco più dietro  Dixon e Wheldon.

Primi dieci Giri Alla ripartenza la Dale Coyne di Wilson mantiene la prima posizione allungando  su chi segue . Barrett è superato in coda da Carpenter, Kanaan e Rahal, che a loro volta superano anche la Vision Menard. Risalgono da dietro Robert Doornbos e Ryan Hunter-Reay dopo le rispettive discrete, non eccelse, qualifiche.

13esimo-25esimo giro
Nel corso della tredicesima tornate avviene il sorpasso di Moraes su Mutoh.  Franchitti al 14° passaggio fa segnare il miglior crono parziale. Nel corso del  17° giro  Marco Andretti compie la prima sosta: passa in  terz'ultima posizione.Ai box anche Mutoh al 18° giro, monta i pneumatici "neri" e d'ora in poi molti si fermeranno per compiere la stessa operazione.  All'uscita dai box,  la gara sembra rientrare nel vivo e si assiste ad un sorpasso di Viso nei confronti della debole Aj Foyt di  Meira in fase di frenata poco più in là della corsia di uscita dei box.

27esimo-35 esimo giro Wilson aumenta il  distacco dalla Ganassi di Franchitti e le Penske di Briscoe e Power : ora viaggia sull'ordine dei due secondi e mezzo di vantaggio.  Kanaan pressa Mario Moraes che sembra fare da tappo avvedendosi di Rahal che segue la AGR come un'ombra, tentando più volte anche di intimorire il campione IRL 2004. Nelle posizioni più alte di classifica si assiste ad una bella lotta fra  Dixon e la Dreyer&Reinbold di Manning per la quinta piazza.

Al 29esimo giro accadono i primi imprevisti: Tagliani, autore di un'ottima gara nonostante le difficoltà dovute al fuoripista forzato nel primo giro, compie la prima sosta. Qualche giro più tardi Manning nel tentativo di passarlo rompe l'alettone anteriore, il canadese in procinto di essere passato da Franchitti oppone una lieve resistenza: questo concere l'opportunità alle Penske di riavvicinarsi pericolosamente alla Ganassi n.10. trovando il tempo di superarsi a vicenda. L'errore di Tagliani comporta quasi la seconda caution: bandiere gialle presenti nell'ultima parte del tracciato e conseguente sprofondamento in classifica per l'unica Conquest in gara. Sosta forzata della gara che arriva poco più tardi al 33esimo giro. La regia inquadra prima lo scontro fra Raphael Matos e Danica Patrick, poco dopo in replay anche il ritiro di Mario Moraes dovuto ad una lotta strenua con Hideki Mutoh che rischia anche di mettere fuori gioco il capogruppo Wilson. Durante la caution la classifica delle prime posizioni è la seguente:  Wilson,  Franchitti,  Power, Manning, Dixon, Briscoe, Wheldon, Kanaan, Rahal e Viso.

36esimo-56 esimo giro: Wilson, come gran parte dei piloti sostano ai box, la corsa riparte poco dopo. Briscoe è al comando, seguito dal regolare ed attento Wheldon, da Viso e Ryan Hunter-Reay. Wilson è scatenato: al quarantunesimo giro in occasione della ripartenza, passa perentoriamente Doornbos per il quinto posto, poco dopo prende la scia all'alfiere Vision superandolo al 42esimo passaggio. Il debuttante olandese della NHL perde contatto con i primi e nel rettilineo, in contemporanea con il duello Wilson-Hunter-Reay, la Ganassi di Franchitti lo supera agevolmente. Anche Rahal (ora davanti a Kanaan), Kanaan e Manning approfittano del momento di difficoltà.

Dopo il 50esimo giro Briscoe ha un vantaggio di tre secondi nei confronti della Panther e circa quattro e mezzo sulla HVM. Durante la 53esima tornata Wilson sferra l'attacco decisivo, riuscendoci appieno, nei confronti di EJ Viso per il terzo posto. Al 55esimo giro entra in pista per la terza posta la Pace Car per un errore banale di Barrett alla curva 8. Il pilota del 3G poco prima aveva provocato disagio nei doppiaggi e coinvolto in un trenino di macchina era quasi venuto a contatto con la Penske di Power. Dixon passa Meira  in questo frangente subito , ma  dato che il sorpasso avviene in regime giallo  ricede la posizione. Briscoe perde tutto il vantaggio accumulato sul gruppo. Al 56esimo giro Power e Viso si fermano ai box.

57esimo- 72 esimo giro
. Franchitti sale in quinta posizione, Wilson attacca Wheldon alla fine del rettilineo ma non riesce a superarlo. Briscoe riprende un consistente vantaggio dopo il primo giro. Al 66esimo giro Dixon è in rimonta nonostante i problemi causati da Power in occasione della sosta di Power venti giri prima. Al 65° giro si ferma per la seconda volta per immettere etanolo senza cambio gomme. Viso si ferma anche lui ma monta le "red". Al giro seguente si fermano "a coppie" : Power e  Manning anche loro montano le gomme 'rosse'; Briscoe e Wheldon; Rahal e Kanaan. Il brasiliano rientra in pista prima del vincitore dell'edizione 2008 di St Petersburg. Wilson intanto sta per doppiare Viso, richiamato dalla squadra ai box nuovamente nel giro di un tempo brevissimo: il venezuelano oppone un pò di resistenza prima di cedere. Al 70esimo giro Rahal in frenata sul rettilineo è passato da Mutoh. Franchitti monta le gomme rosse, Meira e Tagliani rientrano ai box. Stranamente la stessa operazioni è compiuta anche da Rahal. All'uscita dei box questi battaglia con Dixon e con Meira, entrambi  lo superano. Con Foyt Racing rischia il contatto dopo essersi allargato all'esterno passato dal campione Indycar 2008. Wilson monta le gomme nere, Andretti è momentaneamente al comando. Il pilota della Dale Coyne però porta a termine il suo fine e rientra davanti all'ex-leader Briscoe. Entrambi intraprendono una lotta e Wheldon valuta attentamente la situazione distanziato di pochi decimi. Andretti rientra  e si ristabilisce la classifica di poche tornate prima, mentre l'uscita di Carpenter (impatta una pila di pneumatici) fa rientrare la Pace Car. La classifica : Wilson, Briscoe, Wheldon, Hunter-Reay, Franchitti, Kanaan. Ben  sei piloti di sei scuderie diverse al comando, di cui tre di esse ritenute di norma outsiders e non top-team: il tutto a dimostrazione del valore e della qualità del campionato Indycar.

72esimo-86esimo giro Wheldon alla ripartenza (79esima tornata) perde tre posizioni, coloro che ne beneficiano sono il pilota Vision vincitore di Watkins Glen 2008, Kanaan e Franchitti. La 7-Eleven supera la Ganassi in un attimo di esitazione della Dallara n°10, ma poco dopo Franchitti si rifà sull'ex-compagno di scuderia con gli interessi. Dietro Dixon passa Power e si innalza al decimo posto. Il campione in carica però deve fare i conti con una giornataccia. Il suo errore però è deprecabile ed un contatto con la fiancata della vettura n°27 di Mutoh rompe la sospensione anteriore sinistra finendo a muro nella curva seguente, la stessa dove si era registrato il ritiro di Carpenter. E' il momento della quinta caution.

86esimo-92esimo giro Il restart  dura pochissimo, giusto il tempo di vedere Power attaccare e passare Mutoh per l' ottava posizione. La corsa registra un nuovo stop per lo scenografico incidente che coinvolge Wheldon,Doornbos e Mutoh. L'inglese, disposto a rimontare freneticamente le posizioni perdute, viene affiancato da Robert Doornbos che stacca apparentemente davanti  alla curva 4 venendo stretto. Il crash è inevitabile ma Wheldon ha la peggio e finisce a muro nello stesso punto del contatto Moraes-Mutoh. Le vetture sfilano facendo attenzione ma l'incolpevole Mutoh coperto dalle vetture davanti all'esterno impatta la vettura sponsorizzata dalla National Guard. Il pilota della Panther e la AGR di Mutoh sono costrette al ritiro, la NHL di Doornbos procede danneggiata. Con le bandiere verdi si assiste al momento cruciale della corsa: Briscoe al comando, Wilson relegato in terza piazza dopo un doppio sorpasso subito ai suoi danni. Il pilota Penske respinge due attacchi pericolosi e si assicura un vantaggio consistente da amministrare.

93esimo-100 giro[/b] C'è un  fra Tagliani ed Andretti al 97° giro. Il pilota della Andretti Green ha la peggio e  resta fermo a bordo pista. Entra la settima Pace Car e la corsa riparte a due giri dal termine per un esito finale al cardiopalma. E' in quest'occasione che Briscoe sventa il secondo attacco portato dalla Vision. La vittoria è sua.


"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

Per quanto riguarda la Tv purtroppo le notizie non sono tanto piacevoli...


In Italia nessuna emittente televisiva nè in chiaro nè sul satellite trasmetterà la Indycar Series (nè SportiItalia nè Eurosport nè Nuvolari). Non saprei dirle per LaSette Carta più che aveva le differite lo scorso anno trasmesse il lunedi'-martedi' dopo la gara.

Quest'anno i diritti negli USA sono stati venduti dalla IRL non alla ESPN bensi' ad un nuovo canale , chiamato "Versus", eccetto cinque gare fra cui la 500 Miglia che verranno trasmesse dalla ABC (come accadeva anche in passato).

Il sito della Indycar ha gentilmente concesso lo streaming dal suo sito ufficiale per le prove libere, qualifiche e gara. Per le prime due ha fornito una finestra streaming che reca un codice script "Share" che può essere collocato anche su siti esterni (è quello che noi del sito  abbiamo messo  ad uso e consumo per gli appassionati). Da qui però si possono vedere le dirette delle prove libere, delle qualifiche della Indycar e della ALMS (non abbiamo provato a controllare se sia stata trasmessa anche la gara di St Petersburg della ALMS).
Per la gara Indycar invece c'è una finestra surplus, la cosidetta "Race Control", a questa si accede iscrivendosi, gratuitamente, alla Indycar Nation (potete trovare le informazioni sul sito ufficiale www.indycar.com). Però ho letto che in pratica ha funzionato ad intermittenza per molte persone non solo in Italia, ma addirittura negli USA ed altrove. In pratica un disastro.

In Tv SkySport2 da le differite ma a quanto ho capito sono sintesi (per esempio la gara di St Petersburg è durata due ore circa e loro hanno dato 60 minuti di sintesi).

Poi c'è una canale che si chiama DahliaTV che dicono si possa prendere anche con la Carta più di La7 (le differite del lunedi' martedi' di  Francicanava e Giachè dello scorso anno penso non ci siano più).

In Rep. Ceca c'è un canale che si chiama NovaSport, forse "riccardo" ci può dire , anche se lui è in Slovacchia, se si prende bene.

Se saprò dell'altro vi informerò.
"Credevo che ogni addio fosse una fine. Oggi lo so: anche crescere è un addio. Anche crescere significa abbandonare. E la fine non esiste."

"The Company was unfit and I said to them that if they match my commitment we will win. If they don't match that they won't be with the company."
RON E' IL MIO PRESIDENTE. IL RESTO SONO AFFARISTI.

e' un gran peccato non vederle,ho voglia di indy,uffa.... :-?