Penso sia doveroso ricordare una casa storica che, purtroppo, non calca pi? le corse. Chi l'ha vista correre credo non se la sia mai dimenticata, chi come me ? troppo giovane per averne ricordo, ? rimasto colpito dalla narrazione del mito: stiamo parlando della Lotus.
Cos? nacquero le minigonne
Si deve ad una intuizione geniale di Colin Chapman l?introduzione delle vetture ala e delle minigonne in F1. Anche se, dal punto di vista pratico, il tecnico che mise a punto in galleria del vento la determinante relazione fra profili alari nelle fiancate e minigonne per creare una sorta di effetto Venturi fu un collaboratore di Chapman: Peter Wright (lo stesso che introdusse le sospensioni attive in F1). Eravamo nell?estate del 1976 e Chapman in quel momento in vacanza ricevette un telex con uno strano messaggio ?Mosquito flies?, cio? ?la zanzara vola? che voleva significare che l?esperimento fatto in galleria del vento sigillando con delle minigonne la zona fra le fiancate e suolo aveva creato un buone valore di deportanza da rendere decisamente molto efficienti i profili alari ricavati all?intemo delle fiancate stesse. In pratica veniva dato il, via alla progettazione della prima vettura ad effetto suolo la Lotus 78 (del 1977) progettata materialmente da Tony South gate. Le minigonne erano bande in materiale rigido montate verticalmente nelle fiancate; esse scorrevano nelle paratie chiudendo lo spazio fra fiancata e asfalto impedendo cos? all?aria che passava nella parte inferiore della vettura di venire espulsa ai lati. In questo modo si creava una sorta di Tubo Venturi (dal nome di un famoso fisico che per primo studi? il fenomeno) dove il flusso veniva accelerato nel punto di maggiore vicinanza al suolo per poi rallentare nella zona che si espandeva all?interno delle ruote posteriori che verr? poi, chiamata dei profili estrattori. Questa differenza di velocit? e di pressione dell?aria creava una notevole spinta verso il basso; in poche parole un forte carico deportante che permetteva di ridurre notevolmente l?incidenza degli alettoni tradizionali. I vantaggi erano enormi perch? le superfici alari creano deportanza in rapporto al quadrato della velocit? e, soprattutto, ?con l?aumentare dell?incidenza originano anche resistenze all?avanzamento sempre pi? alte; mentre nelle vetture ad effetto suolo il valore del carico non ? penalizzato da resistenze nocive. La successiva Lotus 79 (1978) disegnata da Maurice Philippe decret? il successo dell?intuizione di Chapman con, la conquista del titolo mondiale di Mario Andretti nel 1978. Dalla stagione successiva, ci poco a poco tutte le squadre avversarie adottarono le ali nelle fiancate ed il sigillo al suolo garantito dalle minigonne laterali. Brabham e Williams puntarono su monoposto che erano una versione rivista e corretta della Lotus 79. Chapman nel frattempo aveva cercato la carta dell?esasperazione del concetto di vettura-ala con la poco competitiva 80 che aveva minigonne sia sotto il muso che lungo tutte le fiancate. La complicazione dell?andamento sinuoso delle fiancate stesse compromise l?efficacia del sigillo al suolo delle minigonne. La Lotus 80 per? risulta interessante perch? ? priva anche di alettoni anteriori.
L?enorme efficienza dell?alettone anteriore sulle attuali monoposto ? alla base della loro maggiore difficolt? di controllo quando per effetto delle turbolenze creata dalla scia di una vettura che precede si verifica una ?drastica riduzione del carico deportanza con conseguente fenomeno di sottosterzo.
http://users.libero.it/ncc-1701-d/PrimaPagina/archivio/F1senza_ali/f1_senza_ali.htm
Qualche immagine delle lotus 78 di cui ? proposto uno schema, ed 80 di cui ? proposta una fotografia.
(http://users.libero.it/ncc-1701-d/PrimaPagina/archivio/F1senza_ali/schema.jpg)
(http://users.libero.it/ncc-1701-d/PrimaPagina/archivio/F1senza_ali/lotus.jpg)
secondo me il piu` bel connubbio,il nero e oro della lotus e il giallo di quel casco. Quando li vedevi arrivare capivi subito chi era
(http://img464.imageshack.us/img464/2955/sennajpsgp6.jpg) (http://imageshack.us)
Shot at 2007-08-11
(http://img391.imageshack.us/img391/4161/jimclarklotus251963ce0.jpg) (http://imageshack.us)
Shot at 2007-08-11
Jim Clark Lotus 25 1963
Chi non si ricorda questa Lotus?
(http://img237.imageshack.us/img237/2761/spydk6.th.jpg) (http://img237.imageshack.us/my.php?image=spydk6.jpg)
Lo sapete chi e` passato dalla Lotus?
(http://img233.imageshack.us/img233/4315/hakkinenlotus1991bv0.jpg) (http://imageshack.us)
Shot at 2007-08-11
Scusa Amante,preso dall'euforia di questo magnifico topic mi sono dimenticato di farti i complimenti per questo lavoro storico e importante per il forum che si arrichisce una volta di piu`
Io parte di questo periodo l'ho vissuta e mi hai fatto tornare alla mente dei momenti di vita e sportivi irripetibili.
(il primo che mi da` del vecchione lo faccio bannare ;D ;D ;D)
Citazione di: riccardo il 11 Agosto 2007, 16:49:19
Scusa Amante,preso dall'euforia di questo magnifico topic mi sono dimenticato di farti i complimenti per questo lavoro storico e importante per il forum che si arrichisce una volta di piu`
Io parte di questo periodo l'ho vissuta e mi hai fatto tornare alla mente dei momenti di vita e sportivi irripetibili.
(il primo che mi da` del vecchione lo faccio bannare ;D ;D ;D)
Grazie! Purtroppo per la mia et? anagrafica non ho potuto vivere quel periodo... non resta che documentarsi. Ah, grazie anche a te che hai arricchitto il post con le immagini!!
Riporto anche un bell'articolo sulla vecchia lotus72. Questa vettura straordinaria, ovviamente, ancora non usava l'effetto suolo che come si ? detto sar? introdotto con il modello 78 del 1977.
Secondo molti la Lotus 72 ? la formula uno del secolo, una tappa fondamentale nell'evoluzione tecnica delle auto da competizione. Gi? le cifre parlano chiaro, non solo ? la pi? vittoriosa ma anche la pi? longeva tra tutte le Formula 1 della storia, avvicinata solo dalla 49 e dalla Mc Laren M23 che, non a caso, ne rappresentava il perfezionamento. Sei stagioni quasi complete, sempre su livelli quanto meno dignitosi di competitivit?, rappresentano un record inavvicinabile, anche perch? in quegli anni i budget limitati costringevano i costruttori a sfruttare al massimo le qualit? delle vetture migliori.
.
Ci? che per? rende unica questa formula uno, progettata attorno al leggendario motore Cosworth DFV, ? la sua architettura costruttiva. La Lotus 72 ? infatti la sintesi e la sublimazione di quanto di meglio fosse stato concepito nei decenni precedenti, come per esempio il telaio monoscocca, l'adozione del motore centrale posteriore con funzione portante e pi? in generale la filosofia tutta inglese della semplicit? e leggerezza che ne faranno il punto di riferimento dell'automobilismo moderno. Nel contempo questa leggendaria monoposto racchiudeva innovazioni importanti , come le sospensioni a barre di torsione e l'adozione dei freni entrobordo. La novit? pi? appariscente ? per? la dislocazione laterale dei radiatori per l'acqua, che permisero ai progettisti di conferire al modello il caratteristico profilo a cuneo. Si aprono cos? definitivamente le porte alla ricerca aerodinamica raffinata, che d'ora in avanti diventer? uno dei temi dominanti.
Nata nel 1969 dal genio di Colin Chapman e Maurice Philippe, venne presentata nel 1970, suscitando subito grande interesse ma anche qualche dubbio. L'estrema pulizia e semplicit? delle sospensioni, e quel braccetto per il freno, lasciavano perplessi sulla solidit? del sistema. Subito per? si sospetta che quel cuneo possa essere un'arma imbattibile. Dice Stewart:"Siamo sinceri, se sar? molto, molto veloce, io non potr? farci nulla". Sar? buon profeta.Alla fine degli anni sessanta molti progettisti si erano concentrati nello sviluppo di F1 a trazione integrale. Anche Chapman e Philippe si erano cimentati su questa strada con la 63 ma i risultati non furono soddisfacenti. Con la 72 si tent? di ottenere gli stessi risultati di una vettura che avesse minime variazioni di assetto ma che mantenesse le caratteristiche di semplicit? e sensibilit? di guida di una vettura con trazione su 2 ruote.Cos? ricorda Maurice Philippe:" L'uso di radiatori laterali che consentisse una parte frontale continua e liscia era una mossa ovvia,anche se la loro area doveva essere maggiore rispetto a quella di uno unico anteriore. Freni entrobordo erano un'altra mossa ovvia per dare un basso peso non sospeso e sollevare la sospensione da coppie frenanti. Inoltre le sospensioni erano progettate per ridurre al massimo il rollio e l' "affondabilit?" di muso in frenata."Gli ultimi due obiettivi non vengono per? raggiunti e i primi passi della 72 sono difficili. la vettura ? poco maneggevole e in curva tende a sollevare la ruota interna. Si cerca di ovviare togliendo l'anti-beccheggio Di ritorno dal Gran Premio del Sud Africa, Rindt la prova a Snetterton ma la messa a punto ? problematica, tanto che, dopo averla portata all' esordio in Spagna, il pilota austriaco le preferisce la 49, con la quale vince a Monaco.
Proprio a Jarama si erano manifestati i primi problemi ai freni legati al difficile smaltimento del calore. Durante le prove del Gran Premio di Spagna cede il materiale isolante che circonda i dischi anteriori provocando l'allentamento di sei bulloni di un lato, che poi si tranciano. Dopo un testacoda Rindt si era arrestato con un solo freno anteriore integro.Nelle prove del Gran premio d' Olanda Rindt, dopo aver provato la versione "C" opta per la "B", priva del sistema antibeccheggio che tendeva a irrigidire la sospensione e a rendere insensibile lo sterzo, gi? di per s? molto leggero.Con questa nuova soluzione, che diventer? la scelta definitiva, Rindt vince a Zandvoort il 21 giugno1970. A questa seguiranno le vittorie importanti di Clermont-Ferrand, dopo il ritiro di Ickx e Beltoise, di Brands Hatch, beffando ancora una volta Brabham all'ultimo giro (e con il sospetto di avere l'alettone posteriore pi? alto del consentito) e infine a Hockenheim, dopo uno splendido duello con la Ferrari di Ickx.Il 5 settembre, a Monza, la marcia di Jochen Rindt si arresta tragicamente. Durante le prove del sabato, alle ore 15.25 la Lotus 72 dell' Austriaco esce improvvisamente di pista all' imbocco della Parabolica schiantandosi contro il Guard-rail. L'inchiesta sull' incidente, avviata immediatamente dalla procura, identificher? la probabile causa nella rottura del braccetto del freno anteriore.La morte di Rindt, oltre a scatenare le solite polemiche sui pericoli delle corse, pone anche seri dubbi sull' affidabilit? della "filiforme" Lotus 72 Lo stesso Chapman viene messo sotto accusa dai tecnici e dalla stampa per l' ardita filosofia costruttiva che da sempre lo contraddistingue. Tutto l' ambiente, pur ammirandolo ritiene ormai poco sicure le sue creazioni. Helen, moglie di Stewart, riveler? dopo il ritiro del marito dalle competizioni, di non aver mai fatto pressioni su Jackie perch? smettesse di correre ma di avergli solo chiesto di non guidare mai una Lotus. La cattiva fama delle vetture inglesi ? ingenerosa ma sicuramente la ricerca dell' estrema semplicit? e leggerezza ha pericolosamente spinto pi? volte Colin Chapman verso i limiti estremi
.
Il 1971 ? per la 72 un anno di transizione. Dopo la scomparsa di Rindt, Chapman punta sul giovanissimo Fittipaldi, ancora acerbo ma destinato a maturare rapidamente. La Lotus 72 ? sicuramente competitiva ma i tecnici sono distratti dal progetto della 56 B azionata dal motore a turbina Pratt & Whithney , che verr? presto abbandonato dopo alcune fugaci apparizioni e un ottavo posto a Monza con Fittipaldi come miglior risultato. In questa occasione Chapman non venne in Italia, perch? incriminato dalla magistratura per l' incidente che aveva causato la morte di Rindt e il team ufficiale Lotus non s' iscrisse alla corsa. La vettura a turbina corse cos? con i colori giallo-neri del team World Wide Racing.Dopo un 1971 senza vittorie arriva il pronto riscatto nel 1972, quando Emerson Fittipaldi diventa, a 24 anni, il pi? giovane campione del mondo della storia. Cinque saranno alla fine i GP vinti dal Brasiliano che esalta il suo paese fino al delirio.Compare la nuova livrea nero-oro della John Player Special, destinata a diventare "un?icona" della formula uno, sponsor fedele della Lotus per molte stagioni.Quella che vince il titolo del 1972 ? la "D" che aveva esordito a Montecarlo nel'71. Philippe e Chapman avevano operato un passo indietro nello schema delle sospensioni posteriori.Infatti, i doppi trapezi vengono sostituiti con un semplice piccolo braccio superiore, due biellette inferiori e due puntoni. Tali interventi erano stati dettati da strane e non chiarite anomalie che si erano manifestate e ad esse si giunse per tentativi, correggendo la variazione di curvatura della convergenza.
Con il modello "D" Fittipaldi comincia trionfalmente anche la stagione 1973 vincendo in Argentina e Brasile. Per Chapman sar? un? annata di grandi vittorie ma alla fine conquister? solo la coppa costruttori, mentre il titolo di campione del mondo finir? nelle mani di Jackie Stewart. Ben sette saranno i gran premi vinti dalla Lotus nel 1973, quattro dei quali con Ronnie Peterson. Considerato il campione del futuro, Colin Chapman punta decisamente su di lui per la stagione 1974, quando Fittipaldi preferisce firmare per la Mc Laren diretta da Teddy Mayer.
.
Alla fine del 1973 si ritiene che la 72 abbia ormai terminato il suo ciclo e Chapman cerca di proporre una nuova strada con la 76, battezzata ufficialmente JPS/9 in ossequio allo sponsor, dotata di una rivoluzionaria frizione manuale, comandata da un pulsante posizionato sul cambio che attiva un servocomando idraulico. Il progetto si dimostra fallimentare, tanto che si deve ritornare alla vecchia 72, la quale dimostrer? ancora un buon livello di competitivit? con la versione "E" disegnata da Ralph Bellamy e Martin Ogilvie,che aveva esordito nella Corsa dei Campioni del 1973 e dimostratasi vincente nel corso di tutta quella stagione. In questa evoluzione si era intervenuti pi? che altro per adattare la 72 ai nuovi regolamenti del 1973 e a ci? provvide anche Martin Wade. La 72 E appare leggermente pi? affusolata ed ? pi? pesante per rispettare i nuovi limiti regolamentari. Diversi l' alettone posteriore e la presa d'aria a periscopio e nuovo il serbatoio dell'olio. Nel 1974 arrivano 3 vittorie con Ronnie Peterson: a Monaco dopo una fantastica rimonta, a Digione, con una corsa imperiosa e infine a Monza, dopo il mesto ritiro delle Ferrari. Questa sar? l?ultima vittoria della 72. Ormai incalzano le nuove ?stelle?, in particolare la McLaren M23, sua erede tecnica
http://www.formula1news.it/storia/storia70803.htm
Citazione di: riccardo il 11 Agosto 2007, 16:44:58
Lo sapete chi e` passato dalla Lotus?
(http://img233.imageshack.us/img233/4315/hakkinenlotus1991bv0.jpg) (http://imageshack.us)
Shot at 2007-08-11
Mika Hakkinen, 1991!
La Lotus per me rimarr? unicamente la vettura nero-oro. La livrea pi? bella che c'? mai stata in F1. La Lotus ha avuto quello che considero assieme a Senna e Fangio il pilota pi? forte nella storia dell'automobilismo: Clark. Clark invent? con Chapman la scocca, la posizione sdraiata del pilota. Clark penso che sia stato il pi? completo pilota di F1. Certo Chapman gli affidava delle vetture che erano estremizzate a tal punto che Nina, la moglie di Rindt (scomparso nel 70 a Monza per la rottura dell'alberino, proprio sulla lotus) disse che Chapman era un assassino. In parte, se vogliamo dire, aveva ragione ma del resto Chapman ? stato quello che ha inventato la cosa pi? straordinaria nel campo della tecnica: l'effetto suolo. La Lotus del dopo Chapman era l'ombra di s? stessa (oltretutto si dice che Chapman sia ancora vivo e che sia nascosto in Argentina, immagini del funerale di Chapman non sono mai state trovate) ma la squadra britannica ha avuto i migliori piloti di F1, Mansell, Senna, il mio Hakkinen, Hill Graham, Clark, Rindt, Andretti, etc etc...Assieme alla Cooper (inventrice del motore posteriore), Williams (sospensioni attive) e Mclaren (scocca in carbonio) ? la punta di diamante dell'automobilismo britannico.
Dimenticavo: la Lotus 72 la pi? forte vettura di F1 mai costruita. La McLaren tent? di copiare questa vettura con la M23, e ne venne fuori la McLaren pi? forte di sempre. Segno che il modello originale era un concentrato di potenza...
se non ricordo male la 72 corse 5 anni con le opportune evoluzioni
S? e la cosa pazzesca era che il modello base era fortissimo. Vinse parecchie gare senza grandi stravolgimenti. Un po come se la MP4/22 vincesse ancora un gara nel 2012.
EEEEEEEEHHHHHHHH ;D :D ;D :D
Lotus 72 nella colorazione che rimane impressa nella memoria JPS
(http://img211.imageshack.us/img211/7781/lotus72pt7.jpg) (http://imageshack.us)
Shot at 2007-08-13
e un altra 72 dove si nota meglio l'uguaglianza (mosley dove sei? adesso ci tolgono i titolo dal 76)
(http://img70.imageshack.us/img70/7896/lous72rossacy7.jpg) (http://imageshack.us)
Shot at 2007-08-13
e questa la nostra m23
(http://img408.imageshack.us/img408/3521/mclarenm23qa2.jpg) (http://imageshack.us)
Shot at 2007-08-13
In questi giorni d'estate durante le pause dallo studio mi sono rivisto i dvd della gazza sulla lotus 78 e mi sono anche documentato, ho letto diversi articoli che qui vi posto
Rewiev 1978-1979 season
http://statistichef1mn.altervista.org/Amarcord/stagione%201978%20review%20gio66.htm
http://statistichef1mn.altervista.org/Amarcord/stagione%201979%20review%20gio66.htm
Cmq che gran figata che erano le Lotus...Noi in quel periodo andavamo davvero male. Poi arriv? Ron Dennis:
(http://img227.imageshack.us/img227/2560/scansione0023nl7ja9.jpg) (http://imageshack.us)
Ecco un bel video sulle Lotus!
http://www.youtube.com/watch?v=XgND7K5Evxg
Omaggio a Colin Chapman a 25 anni dalla sua scomparsa
Omaggio a Colin Chapman a 25 anni dalla sua scomparsaLa Lotus e' senza alcun dubbio la casa che piu' di ogni altra ha contribuito all'evoluzione tecnica della Formula 1, introducendo alcune delle innovazioni che caratterizzano ancora oggi le monoposto da Gran Premio, tra cui il telaio monoscocca, i radiatori laterali e lo sfruttamento dell'effetto suolo, ma anche l'epocale novita' commerciale delle livree dedicate agli sponsor.
Dietro tutte queste rivoluzioni c'e' il tecnico piu' geniale della storia delle corse, quel Colin Chapman scomparso venticinque anni fa a soli 54 anni. Alla sua memoria, dedichiamo la pubblicazione di un'articolo scritto su di lui quasi quarant'anni fa, contenuto nel libro di Richard Garrett Fast and Furious
"Ci furono due cose che determinarono il successo di Chapman come costruttore di macchine da corsa. Una era il fatto che cerco' sempre di costruire le macchine piu leggere possibili, curandone la perfetta tenuta di strada e lo sterzo. L'altra era la semplicita', la bellissima linearita' del suo pensiero. Non c'e' naturalmente niente di nuovo nel rapporto peso-potenza: la potenza massima accoppiata al peso minimo, e cose del genere. Ma Chapman indovino' la proporzione giusta. Dovette. In quei giorni non aveva un motore da corsa e fu costretto a sfruttare le piccole unita' disponibili.
Chapman e' una di quelle rare persone che non smette mai di lavorare. C'e' da dubitare che la sua mente geniale non smetta di lavorare anche quando si addormenta la notte. La produzione molto probabilmente viene messa nel suo subcosciente, che continua a lavorare per lui. E poi, nonostante il programma di lavoro alquanto scoraggiante, riesce a mantenersi sempre molto ben presentabiIe. Non ci vuole molta immaginazione nel rivedere in lui il giovane pillota della RAF di ventuno anni fa.
Alle corse e' sempre meno eccitato degli altri. ?Ogni gara e' solo una delle tante ?, mi disse. ?Non serve a nulla eccitarsi. Pero' non ammetto stupidita'! ? Anche quando una delle sue macchine ha vinto una gara, essa resta solo una delle tante. ?Forse si meravigliera' ?, aggiunse, ? ma vincere veramente non e' che un antidoto. Il piacere dura circa un'ora, e poi i problemi ricominciano. Dobbiamo vincere la prossima gara. Non ci si puo' mai riposare sugli allori in questa professione ?.
Il fatto che riesce a tenersi ragionevolmente calmo alle corse non vuoI dire che non ha la sua buona parte di preoccupazioni. La piu grande e' che un pilota possa farsi male per colpa sua. ? Una macchina nuova va incontro all'ignoto ?, mi disse. ? Ma bisogna scoprire i suoi limiti di forza. Se si badasse troppo alla sicurezza non si vincerebbe mai una gara. E cosi' si cerca di trovare un giusto mezzo. Deve essere leggera e piccola per essere efficiente, e allo stesso tempo non deve essere pericolosa ?.
E' l'unico responsabile per il disegno delle sue macchine. Trova il sistema di base, e lascia i dettagli al suo personale. Per questo ci vuole molta concentrazione; ma come si puo' pensare quando si amministra un'azienda e si sta lontani, sulle piste, quasi ogni fine settimana? Certo, e' un problema. Disse: ?E' molto difficile trovarne il tempo. L'ora migliore, per quanto possa sembrare strano, e' nelle gare automobilistiche. Allora si vive l'automobilismo ventiquattro ore al giorno, ma si lavora solo quattro o cinque ore al giorno. Nell'albergo, nel bagno, riposando a letto, questi sono i momenti per pensare. Metto i miei pensieri sulla carta quando torno a casa ?.
In realta', quando torna nella fabbrica, ci sono migliaia di cose da mettere a posto. Il processo di trascrizione delle idee ha luogo per lo piu' di sera. Ha un'ammirazione sincera per entrambi i suoi piloti di Formula 1. Forse ammira Jim Clark piu' di qualsiasi persona che abbia mai conosciuto. Di Graham Hill disse: ?Graham e io stiamo molto bene insieme. Se noi non riponessimo tanta fiducia uno nell'altro, non potremmo mai lavorare insieme ?.
Gli chiesi precisamente che cosa voleva da un pilota oltre alla comune richiesta di ? capacita' di vincere nelle gare ?. Disse: ? La vita di un pilota ha due aspetti. Uno e' come si comporta al volante di un'automobile, l'altro e' come si comporta quando sta fuori. Tutti e due hanno la stessa importanza. Per esempio, e' importante che vada d'accordo con i meccanici. Il lavoro del pilota e' di trasformare in successo tutta la dedizione che i meccanici e gli ingegneri hanno messo nella vettura. E, naturalmente, deve cercare di essere costante. Non si possono avere giornate nere. Un pilota deve sempre cercare di mantenere la calma ?.
Quando la formula di litri 3 fu introdotta, Chapman era pronto ad adattarvisi. bench? non l'avesse necessariamente voluta. ? Avevo sperato che il numero di cilindri venisse limitato ?, disse. ?Un limite di otto cilindri avrebbe avuto molto piu successo. Finch? la Honda e la BRM continueranno a volere 12 cilindri, credo che ci sia meno possibilita' di successo, e certamente meno possibilita' che l'esperienza possa avere un effetto sulle macchine di serie. Con un limite di 8 cilindri la Jaguar e l'Aston Martin sarebbero state incoraggiate a entrare. Piu' persone ci sono nell'automobilismo, meglio e' ?.
I pensieri di Chapman non sono mai lontani dalle macchine di serie. A parte la sua marca, le vendite della Lotus Cortina saranno molto alte. Non c'e' modo di sapere quanto il suo passato di successi nell'automobilismo abbia aiutato a rendere popolari i tipi meno elaborati della serie della Cortina, ma bisogna credere che deve essere stato un aiuto considerevole.
Ha gia' vinto due volte il Campionato Costruttori, percio' non sarebbe una novita' se lo vincesse un'altra volta. Nondimeno, in Colin Chapman e' rimasta una forte ambizione. ? Voglio che la mia fabbrica produca la miglior macchina da turismo al mondo. Voglio fare qualcosa per gli automobilisti che veramente apprezzano la qualita'. A questo riguardo, credo che il volume di produzione della Ferrari sia troppo basso, la Porsche sarebbe piu vicina al mio ideale?.
Per certi aspetti e' molto patriottico. ?A parte il mio interesse personale ?, disse, ? sono riluttante a vedere automobili straniere vincere piu di due o tre gare all'anno. E' troppo. Potrebbe avere un effetto negativo sull'esportazione delle automobili inglesi ?.
:-appl :-appl :-appl :-appl
Lo piangiamo.
Vorrei aggiungere che:
Sua ? la macchina del futuro (quella che passando le 88 miglia all'ora ti consente di seminare i libici e di ritrovarti al ballo incanto sotto il mare, o nel west, o pi? avanti).
Tra i suoi straordinari contributi all'automobile vi ? probabilmente il modello con le migliori caratteristiche di handling della storia (la lotus seven, ancora oggi, credo, commercializzata dalla catheram), importantissimi contributi alla tecnica motorisica (sin dall'inizio sbaragli? la concorrenza lavorando tantissimo su aspirazione e scarico dei motor dei modelli inizialmente impiegati come le austin seven), la struttura (sempre come handling un'altra pietra miliare ? la lotus elan con carrozzeria in fibra e telaio portante a y rovesciato) l'aerodinamica, la nautica (? stato un pioniere nella realizzazione di motoscafi monoscocca in fibra).
L'unico appunto che si possa muovere a questo grande uomo ? l'essere eccessivamente permaloso in relazione a commenti sulla sua tendenza a ingrassare, nonch? non essersi mai saputo circondare di persone in grado di gestire con competenza e oculatezza la parte finanziaria della sua fabbrica di automobili (quelle di serie che lo porteranno a rovina esilio e morte)
Da rigettare assolutamente e nella maniera pi? decisa quella di "assassino" che qualche speculatore, magari italiano, ha messo addosso tanto a lui quanto al mai troppo compianto jimmi clark.
Citazione di: jimclark il 14 Gennaio 2008, 12:37:10
Lo piangiamo.
Vorrei aggiungere che:
Sua ? la macchina del futuro (quella che passando le 88 miglia all'ora ti consente di seminare i libici e di ritrovarti al ballo incanto sotto il mare, o nel west, o pi? avanti).
Il mio film preferito BTTF!!! :-evvi :-evvi
Citazione di: jimclark il 14 Gennaio 2008, 12:37:10
Tra i suoi straordinari contributi all'automobile vi ? probabilmente il modello con le migliori caratteristiche di handling della storia (la lotus seven, ancora oggi, credo, commercializzata dalla catheram), importantissimi contributi alla tecnica motorisica (sin dall'inizio sbaragli? la concorrenza lavorando tantissimo su aspirazione e scarico dei motor dei modelli inizialmente impiegati come le austin seven), la struttura (sempre come handling un'altra pietra miliare ? la lotus elan con carrozzeria in fibra e telaio portante a y rovesciato) l'aerodinamica, la nautica (? stato un pioniere nella realizzazione di motoscafi monoscocca in fibra).
L'unico appunto che si possa muovere a questo grande uomo ? l'essere eccessivamente permaloso in relazione a commenti sulla sua tendenza a ingrassare, nonch? non essersi mai saputo circondare di persone in grado di gestire con competenza e oculatezza la parte finanziaria della sua fabbrica di automobili (quelle di serie che lo porteranno a rovina esilio e morte)
Da rigettare assolutamente e nella maniera pi? decisa quella di "assassino" che qualche speculatore, magari italiano, ha messo addosso tanto a lui quanto al mai troppo compianto jimmi clark.
Sicuramente un mito, una leggenda, un genio.
Firma DiAmante :-ahah :-ahah :-ahah :-ahah :-ahah :-ahah :-ahah :-ahah
raga diciamoci la verit?:ma nel 78 era macchine irraggiungibili?
se non sbaglio furono le prime ad utilizzare l'alettone che gli assicur? un bel vantaggio......
Citazione di: Discendente il 14 Gennaio 2008, 13:56:46
raga diciamoci la verit?:ma nel 78 era macchine irraggiungibili?
se non sbaglio furono le prime ad utilizzare l'alettone che gli assicur? un bel vantaggio......
Nel 1977 introdussero l'effetto suolo, prova a guardare in questo topic i miei post "Cap. 5: L'effetto suolo ed il doppio telaio" e "Cos? nacquero le minigonne"
Durante il 1977 la Lotus 78, la prima monoposto di sempre ad effetto suolo, impose nuovi metri di paragone per quanto riguarda aderenza e maneggevolezza della vettura, tuttavia soffr? sempre in termini di velocit? massima. Colin Chapman cerc? dunque di correggere questo difetto e con la Lotus 79, con la quale disput? il mondiale di Formula 1 del 1978, Mario Andretti riusc? a conquistare il titolo di Campione del Mondo.
Di per s? la Lotus non ha aperto un ciclo perch? altri hanno saputo meglio sviluppare l'intuizione dell'effetto suolo, nello specifico la la Williams FW07
Frank Williams ricorda cos? la FW07: ?La FW06 era un piccolo gioiello. Una monoposto stupenda con delle grandi innovazioni. Tuttavia, la FW07 rappresentava un enorme passo in avanti grazie all?introduzione dell?effetto suolo!"
Citazione di: AmanteMclaren il 14 Gennaio 2008, 14:07:48
Citazione di: Discendente il 14 Gennaio 2008, 13:56:46
raga diciamoci la verit?:ma nel 78 era macchine irraggiungibili?
se non sbaglio furono le prime ad utilizzare l'alettone che gli assicur? un bel vantaggio......
Nel 1977 introdussero l'effetto suolo, prova a guardare in questo topic i miei post "Cap. 5: L'effetto suolo ed il doppio telaio" e "Cos? nacquero le minigonne"
Durante il 1977 la Lotus 78, la prima monoposto di sempre ad effetto suolo, impose nuovi metri di paragone per quanto riguarda aderenza e maneggevolezza della vettura, tuttavia soffr? sempre in termini di velocit? massima. Colin Chapman cerc? dunque di correggere questo difetto e con la Lotus 79, con la quale disput? il mondiale di Formula 1 del 1978, Mario Andretti riusc? a conquistare il titolo di Campione del Mondo.
Di per s? la Lotus non ha aperto un ciclo perch? altri hanno saputo meglio sviluppare l'intuizione dell'effetto suolo, nello specifico la la Williams FW07
Frank Williams ricorda cos? la FW07: ?La FW06 era un piccolo gioiello. Una monoposto stupenda con delle grandi innovazioni. Tuttavia, la FW07 rappresentava un enorme passo in avanti grazie all?introduzione dell?effetto suolo!"
:-appl
La Lotus Type 49 del 1967 guidata da Alexander Rossi.
L'onboard ed il suono sono fantastici. Da notare l'enorme differenza di tenuta di strada su una pista che ha visto la F1 pochi mesi fa (ho ben impressi gli onboard di Vettel e di Hamilton).
Le gomme sembrano essere fatte di ferro ed ad ogni staccata, il posteriore sbanda. Rossi la guida come se avesse delle gomme anteriori di ferro.
Assolutamente tutta un'altra cosa... :-appl :-appl :-appl
Da paura!
(Da paura è anche vedere messaggi talmente vecchi che sono stati postati da Discendente e Amante :-))
Citazione di: Arkhans il 05 Aprile 2013, 17:35:10
(Da paura è anche vedere messaggi talmente vecchi che sono stati postati da Discendente e Amante :-))
Già! :-ahah
Citazione di: Arkhans il 05 Aprile 2013, 17:35:10
(Da paura è anche vedere messaggi talmente vecchi che sono stati postati da Discendente e Amante :-))
Vero, assurdo! Il tempo passa... :-)